L’allegrie

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L’allegrie canto popolare del Friuli-Venezia Giulia.

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Descrizione

L’arrangiamento inizia con l’abituale introduzione.

La distribuzione delle parti vede il tema principale al flauto soprano primo, una seconda voce parallela alla terza eseguita dal flauto contralto, mentre flauto tenore e basso intervengono imitando il caratteristico ritmo ad una battuta di distanza. Lo xilofono ricalca il tema, con alcune varianti. Alla chitarra è affidato il ruolo di sostegno armonico con una scrittura che si può suddividere tra due esecutori. La tastiera ha un suo controcanto a doppie note. Due parti ritmiche per triangolo e legnetti e la parte facile del soprano secondo completano l’arrangiamento.

l’inizio del ritornello è caratterizzato da una quartina di crome che vivacizza il ritmo.
In questa versione ho messo due strofe prima del ritornello, ma si può benissimo eseguire il ritornello dopo ogni strofa.

E la ligrie ‘e jè dai zòvins (3 v.)
e nò dai vécjos nò dai vécjos maridaz.

Le an piardùde biel lant a messe (3 v.)
e in chè di e in chè di che son sposaz.

Rit. Ciribiribin doman l’é festa
ciribiribin non si lavora
ciribiribin g’ho l’amorosa
ciribiribin d’andà a trovar.

E cjolmi me, cjolmi ninine (3 v.)
che jo ti doi di mangjâ bem.

E a misdì ti doi uainis (3 v.)
e a la sere cuntun lên Rit.

E l’allegria la vien dai giovani (3 v.)
e no dai vecchi no dai vecchi già sposa’.

E l’han perduta andando a messa (3 v.)
e da quel dì e da quel dì che son sposa’.

Rit. Ciribiribin doman l’é festa
ciribiribin non si lavora
ciribiribin g’ho l’amorosa
ciribiribin d’andà a trovar.

E prendi me, o mia ninina (3 v.)
che io ti dò da mangiar dò da mangiar ben.

E a mezzogiorno le tegoline (3 v.)
e alla sera alla sera col baston. Rit.

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